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Il mercato delle auto classiche riparte da Bologna

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L’edizione 2024 della rassegna Auto e Moto d’Epoca ha registrato una ripresa di tutti i settori del mondo Classic con una tendenza in crescita rispetto all’anno precedente. Grande affluenza nei padiglioni della fiera con un aumento di pubblico, soprattutto internazionale.

 

La 41esima edizione di Auto e Moto d’Epoca ha chiuso in battenti con grande soddisfazione da parte degli organizzatori dello storico salone internazionale dedicato al mondo del Classic. Una fiera che ha visto una ripresa significativa del mercato delle auto e moto storiche, come testimoniano le voci dei dealer e commercianti presenti alla fiera che tornano a casa soddisfatti dalle vendite e degli accordi presi nella quattro giorni bolognese.

«Bologna ha registrato una tendenza in crescita che ha superato le aspettative nostre e degli espositori presenti quest’anno» commenta Mario Carlo Baccaglini, organizzatore del salone. «In controtendenza con le fiere del settore in Europa, possiamo essere davvero soddisfatti del risultato ottenuto ed affermare che a Bologna riparte il mercato del Classic. Tutti i settori del mercato sono cresciuti e tutte le fasce di prezzo, dai 5.000 Euro ai 2 milioni di Euro. Premiano le auto particolari, le rarità, le condizioni originali rispettate, le proposte con un prezzo d’attacco; soprattutto, vincono le auto che hanno una storia da raccontare. Perché chi sceglie le auto d’epoca sceglie la passione, i ricordi, le sensazioni, per un tributo a una passione che attraversa le generazioni».

«Auto e Moto d’Epoca è una vera e propria fabbrica dei sogni, dei ricordi e delle emozioni» aggiunge Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. «È arrivata a Bologna da Padova per crescere ed accrescere il proprio peso internazionale, centrando pienamente l’obiettivo. Adesso Intermeeting fa parte della famiglia di BolognaFiere e siamo orgogliosi di aver accolto migliaia di collezionisti e appassionati da tutto il mondo nel cuore della Motor Valley, cornice ideale per un evento che ha saputo accendere passioni e memorie».

Crescono le auto di fascia piccola (fino a 30.000 Euro), molto bene la fascia di mercato media (tra 30.000 Euro e 100.000 Euro), sempre costante l’attenzione per le Porsche classiche e le auto italiane ed europee degli Anni ’50. Cresce la nuova generazione di collezionisti che guarda alle youngtimer, magari alla ricerca di modelli speciali e in serie limitata.

«Preso d’assalto lo stand ACI Storico di Auto e Moto d’Epoca» dice Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia «un evento di riferimento internazionale per il motorismo storico, un appuntamento che unisce tradizione e innovazione, capace di attrarre appassionati e operatori da tutto il mondo. Oltre 25 incontri di grande spicco si sono susseguiti sul palco ACI per i numerosi appassionati, che sono rimasti affascinati anche dagli spazi espositivi con i quali abbiamo celebrato i 110 anni di Maserati, le vetture protagoniste del cinema italiano e le auto della velocità in salita. Particolare soddisfazione per il successo di ACI Experience, esperienza immersiva nel Metaverso, da provare tramite Apple Vision Pro, con protagonista la Triumph TR3A del film “La Dolce Vita”. Da sottolineare la resilienza di Bologna e dell’Emilia-Romagna, che hanno affrontato con straordinaria forza le recenti avversità, continuando a dimostrare un’energia e un impegno esemplari».

Il grande ASI Village nel padiglione 22 ha visto un afflusso costante e importante di visitatori. «Siamo molto contenti di questa edizione» conferma Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano «soprattutto per aver realizzato un ASI Village che ha catalizzato l’interesse degli appassionati: i nostri Club che l’hanno animato sono riusciti ad interpretare al meglio la tematica legata al turismo motoristico esponendo veicoli straordinari. E poi l’emozione di consegnare il Premio ASI per il Motorismo Storico al mitico Arturo Merzario, che ancora oggi incarna la passione pura per i motori e per la cultura delle competizioni».

Grande e costante l’affluenza in tutti e quattro i giorni, in particolare nella giornata di apertura e Sabato con appassionati e curiosi che hanno ammirato le auto e le moto esposte fino all’ultimo minuto prima della chiusura. Ancora una volta, i visitatori si sono immersi in un viaggio senza tempo: modelli iconici, restaurati con cura o lasciati nel loro glorioso stato originale, rarità introvabili, le auto della dolce vita, le moto che hanno fatto la storia. Tutto a Bologna racconta un pezzo del passato e della cultura dei motori, in una simbiosi tra storia e futuro, tra il piacere per l’unicità delle auto storiche e le innovazioni contemporanee, tra valore emotivo-culturale e innovazione.

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